Nuova Riveduta:

Luca 10:25

Il buon Samaritano
Mt 22:34-40; 7:12; Ro 13:8-10
Ed ecco, un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova, dicendo: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?»

C.E.I.:

Luca 10:25

Un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?».

Nuova Diodati:

Luca 10:25

Il buon Samaritano
Allora ecco, un certo dottore della legge si levò per metterlo alla prova e disse: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?».

Riveduta 2020:

Luca 10:25

Il buon Samaritano
Ed ecco, un certo dottore della legge si alzò per metterlo alla prova e gli disse: “Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?”.

La Parola è Vita:

Luca 10:25

Un giorno, un dottore della legge di Mosè venne per mettere alla prova Gesù, e gli fece questa domanda: «Maestro, che deve fare un uomo per avere la vita eterna?»

La Parola è Vita
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Riveduta:

Luca 10:25

Parabola del buon Samaritano
Ed ecco, un certo dottor della legge si levò per metterlo alla prova, e gli disse: Maestro, che dovrò fare per eredar la vita eterna?

Ricciotti:

Luca 10:25

Ed ecco alzarsi un dottore della legge e dirgli, per metterlo alla prova: «Maestro, che cosa devo fare per ottenere la vita eterna?».

Tintori:

Luca 10:25

Il Samaritano
Allora, alzatosi un certo dottore in legge, gli disse per tentarlo: Maestro, che debbo fare per ottener la vita eterna?

Martini:

Luca 10:25

Allora alzatosi un certo dottor della legge per tentarlo, gli disse; Maestro, che debbo io fare per possedere la vita eterna?

Diodati:

Luca 10:25

ALLORA ecco, un certo dottor della legge si levò, tentandolo, e dicendo: Maestro, facendo che, erediterò la vita eterna?

Commentario abbreviato:

Luca 10:25

Versetti 25-37

Se parliamo della vita eterna e della via per raggiungerla in modo noncurante, rendiamo vano il nome di Dio. Nessuno potrà mai amare Dio e il suo prossimo con una qualche misura di amore puro e spirituale, se non è reso partecipe della grazia della conversione. Ma il cuore orgoglioso dell'uomo si oppone con forza a queste convinzioni. Cristo ha raccontato il caso di un povero ebreo in difficoltà, soccorso da un buon samaritano. Questo povero uomo era caduto tra i ladri, che lo avevano lasciato morire per le ferite. Fu trascurato da coloro che avrebbero dovuto essergli amici e fu curato da un estraneo, un samaritano, della nazione che i Giudei più disprezzavano e detestavano e con cui non volevano avere a che fare. È deplorevole osservare come l'egoismo governi tutti i ranghi; quante scuse gli uomini adducono per evitare problemi o spese nel soccorrere gli altri. Ma il vero cristiano ha la legge dell'amore scritta nel suo cuore. Lo Spirito di Cristo abita in lui; l'immagine di Cristo si rinnova nella sua anima. La parabola è una bella spiegazione della legge di amare il prossimo come noi stessi, senza badare alla nazione, al partito o a qualsiasi altra distinzione. Essa illustra anche la bontà e l'amore di Dio, nostro Salvatore, verso gli uomini peccatori e miserabili. Eravamo come questo povero viaggiatore in difficoltà. Satana, il nostro nemico, ci ha derubati e feriti: tale è il male che il peccato ci ha fatto. Il beato Gesù ha avuto compassione di noi. Il credente considera che Gesù lo ha amato e ha dato la vita per lui, quando era un nemico e un ribelle; e dopo avergli mostrato misericordia, lo invita ad andare e a fare altrettanto. È dovere di tutti noi, al nostro posto e secondo le nostre capacità, soccorrere, aiutare e alleviare tutti coloro che sono in difficoltà e in difficoltà.

Riferimenti incrociati:

Luca 10:25

Lu 7:30; 11:45,46; Mat 22:35
Lu 18:18; Mat 19:16; At 16:30,31
Ga 3:18

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